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I RACCONTI DELL'OLIO N.6 - L'OLIO DELLA SALUTE

Posted 17 Luglio by Olio Conte Racconti 0  Comments

L’olio della salute

In una terra lontana lontana : Candida, viveva gente dall’indole pacifica, che conosceva le buone maniere ed era accogliente con tutti, conosciuti e sconosciuti. Anche la natura era clemente con gli abitanti regalando loro un clima piacevole che favoriva la vita all’aperto. I bambini scorrazzavano per le strade e nei prati senza timore, perché non vi erano mamau che li minacciassero. I litigi erano ridicoli perché non sfociavano mai in situazioni seriamente imbarazzanti o pericolose. Tutti rispettavano gli anziani che erano tanti e carichi di anni. Erano in buona salute e lucidi di mente. Molti continuavano a dare il loro contributo nei lavori perché non tolleravano di essere passivi. I bambini aumentavano di numero sempre più e nell’aria si diffondevano facilmente le loro voci argentine assorte nei giochi. Gli abitanti avevano un segreto condiviso: ogni mattina bevevano un cucchiaino di olio extravergine di oliva come ricostituente del corpo e dell’anima. Tutti erano consapevoli di quanta dedizione e fatica richiedesse il processo necessario alla nascita dell’olio, che spesso veniva indicato come “ sangue dorato”. Nelle ore di riposo i vecchietti si sedevano sul limitare di casa guardando il cielo sereno, assorti nelle loro riflessioni e accarezzando un gatto acciambellato sulle loro gambe, che ronfava contento. L’esistenza della terra felice si diffondeva e ogni giorno nuove persone si aggiungevano agli abitanti, per godere dell’armonia e della salute regalate dal luogo. L’azzurro terso del cielo e la luce dorata, che si spandeva tra le viuzze, davano a Candida un tocco magico che affascinava gli ospiti, molti dei quali chiedevano la cittadinanza. Quando un forestiero arrivava c’era sempre qualcuno pronto ad accoglierlo in casa, offrendogli una fetta di pane con olio extravergine. Il paese era circondato da un mare di alberi che si perdevano nell’orizzonte. Erano ulivi di tutte le età e di varietà differenti, che producevano oli extravergini diversi per consistenza e sapori: coratina, picholine, carolea, frantoio, nocellara, oglialora, cellina, leccina. Il merito di tante varietà andava all’instancabile lavoro delle generazioni passate che avevano messo l’olio al centro della loro vita. Alcuni oli extravergini erano leggermente amari perché ottenuti da olive verdi. I contadini, per sottolinearne l’influenza positiva sulla salute, erano soliti dire: olio amaro tienilo caro. Altri erano gentili, aggraziati, con pasta densa e sapore gradevolmente dolce. Altri ancora sollecitavano il palato con una nota piccante dovuta ai composti fenolici. Tutti erano fruttati e ricordavano gli odori ed i sapori di quella terra. Alla periferia del paese vari frantoi lavoravano per mesi offrendo il prodigioso olio. Un giorno, uguale agli altri, si decise il futuro della comunità perché arrivò a Candida un uomo dall’aspetto ammaccato ma dal carattere apparentemente aperto: Elio. Convinse tutti che voleva vivere lì per un po’ per riprendere forza, salute. Viveva in mezzo alla gente in armonia con tutti, mangiando le stesse pietanze condite con l’eccellente olio di quella terra, scelto con cura secondo i sapori da sprigionare, così una semplice insalata diventava superba. Anche i doni del mare erano esaltati dal sapore e dagli aromi dell’olio. Spesso sulle tavole comparivano le patate con le cozze cotte al forno, il polpo alla pignatta, la focaccia di patate, i legumi secchi (piselli, fagioli, ceci, fave con il cappotto, purè di fave, lenticchie), oltre alla famose friselle sommerse di peperoni e melanzane sott’olio, pomodori freschi, capperi ed altro ben di Dio. Ma a dominare sovrane le tavole erano le verdure degli innumerevoli orti: cicorie, cavoli, bietole, finocchi, fagiolini verdi…, condite con una generosa passata di olio extravergine. Anche Elio beveva il cucchiaino di olio giornaliero la mattina a colazione. L’uomo riprese forza, vita ma non capì mai a cosa fosse dovuto il cambiamento e incominciò a covare il desiderio di carpire il segreto di tanta salute. Parlava con tutti però nessuno gli rivelò la verità, perché temevano che la sua diffusione li avrebbe privati del loro olio che sarebbe andato a ruba. L’uomo si indispettì sempre più ed esasperato somministrò ai più anziani di Candida una bevanda dissetante contenente delle erbe, le quali invece di sollecitare la loquacità fece loro perdere la memoria. Non consumarono più l’olio della salute, rifiutando qualsiasi cibo, e deperirono a vista d’occhio. Gli abitanti incominciarono a preoccuparsi, non spiegandosi la causa di tanto rifiuto, e tentarono di costringerli a bere il cucchiaino d’olio ma i vecchietti sigillarono la bocca. La situazione sembrava giunta al punto di non ritorno quando Elio, sempre più incanaglito, disse a tutti che sarebbero morti se non avessero preso il suo rimedio però, per somministrarlo, voleva conoscere il segreto di tanta longevità. Le persone si guardarono negli occhi e decisero di chiedergli perché si fosse comportato in quel modo. Non aveva forse condiviso vita, cibo e bevande con loro? Non aveva riacquistato vigore? Elio rispose che voleva impadronirsi del loro segreto per venderlo ed arricchirsi. I più saggi allora gli spiegarono che il segreto era il loro olio, fatto secondo regole precise e con tanto amore, ma che non intendevano donarlo né venderlo a persone come lui. Elio si allontanò stizzito, disposto anche a rubare il prezioso dono della natura, ma fu raggiunto da un gruppo di ragazzetti che giocavano a moscacieca, venne urtato e finì per terra. Dalla borsa si sparsero sul suolo vari sacchettini, contenenti i suoi intrugli. I bambini li presero per gioco, passandoseli come fossero palline. Gigetto, un bimbo molto sveglio, dotato di curiosità, si mise a leggere le etichette e, arrivato a quella su cui era scritto: contro la perdita di memoria, diede l’involucro a suo padre che somministrò la polvere sciolta in acqua ai malcapitati. In poco tempo la situazione si normalizzò e tutti ritornarono a vivere in armonia. Anche Elio capì che senza amore non si produce niente di buono e decise di restare a Candida per sempre, accolto senza rancore.

A.R.G.